La medicina moderna è caratterizzata da una continua evoluzione delle tecniche diagnostiche e terapeutiche, molte delle quali hanno dimostrato un notevole potenziale per migliorare la qualità di vita dei pazienti. Nel tumultuoso panorama medico affrontato durante la pandemia di COVID-19, gli esperti in Malattie Neurologiche emergono come pionieri nella scoperta di nuove frontiere nella cura dei disturbi neurologici. La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS) è una di queste innovazioni che sta rivoluzionando il campo della neurologia e il modo in cui affrontiamo le disfunzioni e i disturbi del sistema nervoso. Lo spiega nel dettaglio il dott. Roberto Settembre, neurochirurgo, esperto in Agopuntura ed Omeopatia, perfezionato in Ossigeno-ozonoterapia e Neurofisiopatologia clinica ed imaging del sistema nervoso periferico, che da anni si impegna a combattere le malattie della sfera neuropsichica con la stimolazione magnetica transcranica.
«La TMS – spiega il dott. Settembre – sta guadagnando sempre più riconoscimento nella comunità medica perché apre nuovi orizzonti nella diagnosi e nel trattamento delle condizioni del sistema nervoso. È una tecnica di stimolazione non invasiva che coinvolge l’uso di campi magnetici per influenzare selettivamente l’attività delle cellule cerebrali. Questa procedura è uno strumento diagnostico efficace per esaminare e modulare le funzioni cerebrali come la percezione, l’attenzione e la memoria. È una potenziale opzione terapeutica per diverse condizioni neurologiche e psichiatriche, quali la depressione, le dipendenze, il disturbo ossessivo-compulsivo, gli esiti post ictus cerebrale, le demenze, il dolore cronico ma anche per tutte le sintomatologie che hanno visto un forte aumento durante la pandemia. La TMS è utilizzata per stimolare o inibire selettivamente l’attività neurale in aree specifiche del cervello e la sua capacità di influenzare le funzioni cerebrali offre una panoramica senza precedenti sul sistema nervoso, rappresentando un importante strumento di ricerca. Attraverso la mappatura delle regioni cerebrali coinvolte in funzioni specifiche, dopo aver individuato le aree coinvolte in una determinata condizione, è possibile pianificare un trattamento personalizzato e quindi più preciso.
Esattamente come un farmaco antidolorifico che agisce sul dolore, la TMS inibisce le zone ipereccitate della sintomatologia con un duplice vantaggio: riduce o elimina il dolore e aumenta il tono dell’umore, inevitabilmente diminuito a seguito delle patologie dolorose. Inoltre, aiuta i pazienti che non rispondono a terapie farmacologiche oppure quei soggetti che non possono utilizzare farmaci potenti per l’incapacità fisica di sopportarli. La TMS è un campo in evoluzione e il suo utilizzo specifico, così come i risultati, possono variare in base alla condizione e alle modalità di trattamento. Ecco perché, solo dopo un’accurata anamnesi, il professionista esperto valuta attentamente i pazienti, pianifica i trattamenti personalizzati e monitora il progresso, garantendo così un risultato sicuro ed efficace. Le sedute sono assolutamente indolori e non invasive; si eseguono con l’ausilio di un manipolo che, una volta avvicinato al cranio, trasmette un campo elettromagnetico, normalizzando la funzionalità delle aree cerebrali da trattare. Il numero delle sedute, solitamente da 13 a 35 minuti ciascuna, va valutato in base alle necessità e può variare dalle due alle cinque volte a settimana, in base alla gravità del quadro clinico. La pandemia COVID-19 – conclude il dott. Settembre – ha senz’altro esacerbato molte patologie, sia fisiche che mentali, aumentandone sia l’intensità che il numero di episodi. La TMS si è rivelata efficace nel trattamento di molte delle condizioni neuropsichiatriche dei pazienti colpiti dal virus e ha contribuito a sviluppare terapie innovative offrendo risultati promettenti per chiunque stia cercando di affrontare la sintomatologia post-COVID. La Stimolazione Magnetica Transcranica è una tecnica di avanguardia innovativa che non causa effetti collaterali degni di nota ed offre una nuova speranza per i pazienti che non hanno risposto ai trattamenti convenzionali, aprendo la strada a una vita migliore».
La Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), guidata con sapienza da medici esperti, ha assunto un ruolo di primo piano nell’affrontare le sfide imposte dal virus e nel trattamento delle condizioni neuropsichiatriche collegate alla pandemia stessa. Grazie all’esperienza e alla dedizione degli specialisti nella metodica, sta rivoluzionando la diagnosi e il trattamento delle condizioni del sistema nervoso e rappresenta una luce in fondo al tunnel per coloro che combattono queste sfide, offrendo speranza e miglioramenti significativi nella qualità di vita. È una risorsa preziosa nel combattere le ombre che la pandemia ha gettato sul benessere neuropsichiatrico delle persone. La combinazione di tecnologia avanzata e competenza medica promette di cambiare il volto della medicina e offre una speranza concreta per coloro che affrontano sfide neuropsichiatriche collegate al virus.
Il dott. Roberto Settembre è autore del libro “Più forti del Covid” in cui racconta l’origine del suo approccio terapeutico alla sintomatologia da Long-Covid, illustrando le principali terapie alternative che sono da considerare un valido sopporto per contrastare gli effetti dell’infezione. Un testo minuzioso, redatto con lo scopo di alleviare i disturbi legati all’infezione, in cui si espongono le metodologie applicate ai pazienti e le testimonianze di trattamenti sconosciuti o denigrati che possono invece aiutare concretamente.
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Salute & Prevenzione
La Repubblica ed. Bari
7 Dicembre 2023