Luoghi speciali che offrono conforto, cura e assistenza a coloro che hanno raggiunto una fase della vita in cui si necessita di un supporto quotidiano; strutture progettate per garantire la sicurezza, un ambiente accogliente e una rete di sostegno a chi non è più in grado di vivere autonomamente: le case di riposo per anziani.
Queste sono solo alcune delle caratteristiche della casa di Riposo Stella d’Argento, struttura sanitaria assistenziale a Calvizzano, in provincia di Napoli, che, da oltre 20 anni si occupa non solo delle esigenze dei propri ospiti ma anche di quelle dei loro cari. Ce ne parla il Direttore Sanitario dott. Gaetano De Rosa, che, con il suo team, garantisce un’ambiente sicuro e protetto, fornendo tutti i comfort e la tranquillità necessaria.
«La nostra casa albergo promuove attivamente l’inclusione sociale e il coinvolgimento degli anziani in diverse attività. Gli ospiti hanno l’opportunità di partecipare a programmi ricreativi, eventi culturali, esercizi fisici, lezioni formative e molte altre attività stimolanti. Queste iniziative non solo offrono divertimento e intrattenimento, ma favoriscono anche l’interazione, consentendo ai nostri residenti di creare nuove amicizie e di mantenere una vita sociale attiva. Sappiamo bene che la transizione verso una casa di riposo può essere emotivamente impegnativa ed è per questo che ci premuriamo, da sempre, di offrire supporto emotivo e psicologico per affrontare le sfide e le preoccupazioni associate a questa fase di vita. La nostra equipe di professionisti dedicati, tra cui medici, infermieri, assistenti sanitari e terapisti, lavora assiduamente per creare piani di assistenza personalizzati, tenendo conto delle esigenze specifiche di ogni ospite. L’approccio mirato consente di garantire un livello di assistenza adeguato a ciascuna persona, contribuendo al benessere sia fisico che mentale».
Dunque, una risposta rapida ed efficace ai servizi di assistenza sanitaria con un supporto umano, oltre che professionale, per offrire il miglior servizio possibile con programmi di assistenza individuali. Ma c’è di più. La voglia di poter fare sempre meglio per garantire un servizio d’eccellenza, infatti, vede impegnato l’intero team su un lusinghiero progetto – in fase di approvazione e con non poche difficoltà burocratiche – che regalerà agli ospiti un’opportunità di socializzazione e interazione non solo con gli altri residenti ma anche con la comunità esterna: una fattoria terapeutica sociale.
«Il progetto – spiega nel dettaglio il dott. De Rosa – combina l’agricoltura con l’assistenza agli anziani all’interno della struttura. Questo tipo di iniziativa offrirà agli ospiti l’opportunità di partecipare attivamente alle mansioni agricole e alla vita degli animali da fattoria, creando un ambiente stimolante e terapeutico. Nel progetto sono incluse la gestione delle aree verdi, la coltivazione dell’orto, la cura di fiori e l’allevamento di animali come polli, conigli, capre, e addirittura cavalli e mucche. Coinvolgere gli anziani nelle attività agricole offre loro un senso di scopo e realizzazione, promuovendo l’autostima e il benessere psicologico. La cura degli animali, così come la coltivazione delle piante, richiede un impegno regolare e offre un senso di routine e responsabilità. Le attività all’aperto e il contatto con la natura hanno benefici fisici, tra cui il miglioramento della mobilità, dell’equilibrio e della forza muscolare. Lavorando insieme e condividendo esperienze, gli anziani stabiliscono nuove amicizie e si sentono parte di una comunità più ampia. Gli animali – continua il dott. De Rosa – hanno dimostrato di svolgere un ruolo significativo: la loro presenza, così come le attività riguardanti la loro cura, portano un senso di connessione emotiva che influisce positivamente sul benessere psicofisico. Con la loro capacità di fornire compagnia e amore incondizionato, alleviano la solitudine e riducono lo stress. Gli ospiti trovano conforto nel toccare, accarezzare e giocare con gli animali, creando un legame affettivo che dona un senso di gioia e felicità ma anche di responsabilità, dunque di utilità. Abbiamo riscontrato inoltre, che incoraggiano l’attività fisica, stimolano il movimento e la partecipazione a esercizi leggeri; incentivano gli ospiti ad uscire, a godere del sole e ad aumentare la mobilità. Queste attività favoriscono il mantenimento delle capacità motorie e muscolari contribuendo al loro benessere fisico complessivo. Ci auguriamo – conclude il dott. De Rosa – che questo nuovo progetto, unitamente alle altre iniziative di cui siamo fieri, come il pranzo all’aperto in compagnia dei propri cari, siano in grado di suscitare sentimenti di affetto, gioia e felicità negli ospiti, aiutandoli a superare momenti di depressione, ansia o tristezza».
Queste virtuose iniziative combinano la socializzazione, la terapia occupazionale e la connessione con la natura, contribuendo al benessere globale degli anziani all’interno delle strutture delle case di riposo. L’auspicio è che opportunità come questa possano divenire la normalità per coinvolgere gli anziani in attività significative e terapeutiche, favorendone una migliore qualità della vita e del benessere generale.
Salute & Prevenzione
La Repubblica ed. Napoli
19 Giugno 2023