Le aziende siedono su un patrimonio che spesso non riescono a trasformare in valore. Parliamo dei dati, naturalmente, che oggi, grazie anche alla spinta che l’Industria 4.0 ha impresso al modo di fare impresa, vengono raccolti copiosamente da sensori, GPS, sistemi informativi e procedure informatizzate, senza che in molti casi diventino un vantaggio competitivo.
Quello che manca è la capacità di trasformare il dato in informazione per poter guidare le decisioni che (queste sì) fanno la differenza sul conto economico dell’azienda e, spesso, hanno un impatto sociale e ambientale nei mercati di riferimento.
Esiste però una Scienza delle Decisioni, che per lo più si ispira alla cosiddetta Ricerca Operativa, ovvero la capacità di descrivere sistemi complessi in termini matematici o algoritmi, che consente di simulare i comportamenti e, quando usata in modo prescrittivo, suggerire le scelte che permettono di massimizzare la “funzione obiettivo”, tipicamente espressa come il margine operativo o valore attuale netto. Se questo approccio si unisce alla visualizzazione efficace del dato, all’identificazione di correlazioni nascoste e, sempre di più, alla capacità di prevedere i trend futuri, ecco che possiamo parlare di sistemi Smart che, nella sostanza, rappresentano le applicazioni pratiche della tanto ambita Intelligenza Artificiale.
Optit, nata nel 2007 come spin-off dell’Università di Bologna, si è posta come obiettivo di trasformare tutto questo in realtà, affiancando ad un team di Data Scientist e Specialisti di Ricerca Operativa una Software Factory capace di costruire applicativi in grado di integrare dati, funzionalità e modalità di interazione uomo-macchina disegnati attorno ai processi decisionali. La chiusura del cerchio si realizza inserendo nell’equazione un team di consulenti capaci di comprendere intimamente il problema di business, tradurre gli obiettivi ed i vincoli in termini matematici, testare l’efficacia delle strategie analitiche e trasferire i risultati nel tessuto operativo dell’azienda, diventandone partner nel percorso di Innovazione Digitale.
Una storia di successo, che oggi trova espressione in soluzioni all’avanguardia che alimentano una crescita costante che travalica i confini nazionali, con la partecipazione a progetti europei ambiziosi nel campo della pianificazione dei futuri sistemi energetici così come delle strategie per trasformare le operations in ottica di sostenibilità energetica e ambientale, mai come oggi al cuore della sfida per il mondo industriale e produttivo.
Optit è leader in Italia e in Europa nello sviluppo di strumenti avanzati di Data Analytics, Forecasting, Simulazione e Ottimizzazione. I nostri team di specialisti sfruttano le più avanzate tecniche di Ricerca Operativa, Data Science e Artificial Intelligence per il miglioramento di processi aziendali complessi
Optit da anni lavora per rendere “intelligenti” i processi di pianificazione della logistica attraverso l’uso di soluzioni e componenti di ottimizzazione. Adattandosi alle specificità di ogni azienda, le nostre soluzioni consentono di gestire meglio i picchi di domanda e orchestrare le operazioni lungo la filiera nel campo dei trasporti, nella gestione dei carichi, dei flussi e del magazzino.
Disegnare percorsi di raccolta dei rifiuti efficienti, capaci di coniugare qualità del servizio ed uso efficiente delle risorse è stata la prima sfida che Optit ha raccolto quando, nel 2007, si è proposta per la prima volta sul mercato delle Utilities. Oggi l’intero flusso dei rifiuti, comprensivo del trattamento e smaltimento, viene ottimizzato guardando ai processi di pianificazione industriale così come alle decisioni di trasporto di oltre mezzo milione di viaggi su una rete impiantistica formata da oltre un migliaio di punti, bilanciando costi logistici e di trattamento.
Che si parli di come progettare un complesso sistema di produzione di energia e calore minimizzandone i costi e valorizzando le opportunità di partecipazione ai mercati energetici, ovvero il disegno di sistemi di teleriscaldamento che ottimizzino il bilanciamento tra investimenti infrastrutturali ed i futuri ricavi, Optit ha un’esperienza di eccellenza nel campo della District Energy (come testimonia il riconoscimento della IEA al recente Symposium). Matteo Pozzi, CEO dell’azienda, è Vice-Chair del DHC+, piattaforma tecnologica e dell’innovazione di Euro Heat & Power, associazione di riferimento per il settore industriale di base a Bruxelles.
Mai come oggi la Digitalizzazione, quando si coniuga con la Management Science, è capace di generare valore. Insieme all’efficacia nell’elaborazione delle informazioni, che eleva il ruolo dei profili dedicati ai processi di pianificazione, l’Analitica Prescrittiva consente di ottimizzare le decisioni anche in contesti di elevata complessità. Il risultato? Un ritorno degli investimenti che spesso si misura in breakeven ampiamente entro il primo anno di operatività, con benefici che quasi sempre si estendono alla sfera ambientale e un generale aumento della consapevolezza dei propri mezzi e della capacità di operare nel mercato.
Intelligenza artificiale e analitica avanzata sono ambiti strategici della ricerca e dell’innovazione industriale. Optit non solo è nata in ambito universitario raccogliendo l’entusiasmo e le energie di giovani ricercatori, ma ha continuato nel corso degli anni a mantenere un forte collegamento con menti brillanti che ha saputo attrarre sia dall’Italia che dall’estero.
Durante la pandemia i nostri team hanno ovviamente lavorato tantissimo in remoto, ma l’abitudine ad agire per obiettivi e l’attenzione al bilanciamento vita-lavoro, insieme alla dimestichezza con la dimensione digitale, ci permette un approccio molto flessibile all’operatività quotidiana, integrando team work e attività in autonomia.
Ad oggi il 34% dei dipendenti ha meno di 30 anni e a differenza di tante aziende STEM, Optit conta quasi il 30% di presenza femminile, oltre la metà madri. La maggior parte dei contratti sono a tempo indeterminato.
La passione di Optit per i numeri non è mai stata disgiunta da un costante rispetto e cura per il capitale più prezioso che esiste nelle aziende: le persone.